Museo della Pizza
Una raccolta unica, la storia della Pizza e della Famiglia Folliero
Un luogo dove si conserva la cultura, un punto di riferimento per la nostra realtà. Il museo aiuta a portare cambiamento e sviluppo in una comunità moderna che cresce con grosse lagune, dimenticando il passato creando falsi miti.
Oggi, infatti, il Museo rappresenta l’importanza di conservare e documentare tutta la vera storicità di un ambiente, di un prodotto, di una cultura, fondato sul confronto e sul rafforzamento dell’identità del Mondo Pizza.
il Museo della Famiglia della Famiglia Folliero si arricchisce anno dopo anno di preziosi pezzi unici, articoli e raccolte che segnano la storia e raccontano le quattro generazioni.
Come nasce il Museo della Pizza
Lo Storico della Pizza, il Professore Mario Folliero Senior, era un grande sostenitore della Napoletanità nella sua arte culinaria, del prodotto pizza e dei professionisti del settore. Dedicò la sua vita a documentare eventi e manifestazioni di questo mondo per diffonderne la cultura e scrisse fra le sue molteplici opere “La Pizza Vivanda Scugnizza” una raccolta di poesie ed accenni storici sul prodotto più famoso al mondo “LA PIZZA”.
A seguire il figlio il Maestro Dott.Cav Alfredo Folliero portò avanti la mission e instancabilmente ha evoluto il mondo della pizza diffondendola in tutta Italia e insieme alla sua famiglia e ai suoi figli anche nel mondo, realizzando una tradizione che va avanti da 4 generazioni.
Ad oggi il Dott. Mario Folliero Junior prosegue nella grande raccolta che renderà immortali gli artisti che hanno reso possibile questa storia, quest’opera, questo grande movimento, questo unico prodotto chiamato “PIZZA”.
Ad oggi il Museo vanta di un grande patrimonio unico nel suo genere con documentazioni storiche risalenti al 1800, pagine di storia della Seconda Guerra Mondiale e i racconti, ricette, documentazioni ed attrezzature nel mondo dell’Arte Bianca da taralli pane pizza e grandi lievitati alla Cucina Tradizionale Napoletana e alle evoluzioni professionali delle ultime generazioni.
La Mission del Museo della Pizza
Visitare il museo ci permette di abbattere confini, alcune sale ci portano all’interno del 1900 studiato sui libri di storia che non potremmo mai comprendere a pieno se non attraverso gli occhi dei personaggi che lo hanno realmente vissuto.
Una macchina del tempo che si ferma nei momenti cruciali della storia della Pizza, quelli che hanno determinato traguardi, rivoluzioni, vittorie e record…
La visita al museo è un’angolazione nuova nel quale guardare la storia, ci permette conoscere i Maestri professionisti della Pizza e comprendere cosa si cela dietro una vita di dedizione e amore verso questa cultura culinaria.
Prendere coscienza del passato ci permette di comprendere più a fondo il nostro presente e programmare meglio il nostro futuro.
Gallery
I Folliero sono una storica famiglia di ben quattro generazioni che si fece strada nel mondo della pizza già dagli anni ’30 del Novecento, con una piccola bottega di tarallari e panificatori nata per mano di Folliero Gennaro nel borgo S. Antonio di Napoli.
Nel secondo dopoguerra ed in particolare nel 1950 nasceva la prima pizzeria a nome Folliero in Corso Garibaldi…
Mario Folliero Senior oltre alla sua riconosciuta figura , grazie alle sue capacità di scrittore e poeta, portava una ventata di cultura nel mondo pizza scrivendo un indimenticabile opera “la pizza vivanda scugnizza” , il primo complesso di poesie e racconti sull’ amore e devozione che la famiglia Folliero vantava nei confronti della pizza e del loro mestiere. La tradizione non veniva smentita dalla terza generazione, Alfredo Folliero, protagonista e pioniere di moltissime innovazioni nel mondo pizza. Alfredo fin da giovanissimo si distingueva per le sue grandi doti di pizza-chef appassionato e innamorato del suo prodotto pizza, lavorò in storiche pizzerie del capoluogo campano, tra cui quella di Posillipo (Le Terrazze), frequentata da artisti dell’epoca, quali fra gli altri Antonio De Curtis, noto come Totò. Alfredo Folliero aveva un sogno nel cuore, quello di far diventare questa passione una vera e propria professione riconosciuta. In quegli anni, non esistevano corsi di formazione per il mestiere di pizzaiuolo e il suo obiettivo era quello di dare una formazione e soprattutto rilievo a quanti volevano infondere e far conoscere anche al di fuori di Napoli l’allegria di un popolo che nella pizza mostrava la sua forte identità. Negli anni Ottanta, gestiva un tipico di Street Food, locale nel quale si degustavano panzarotti, frittatine di maccheroni, zuppa ‘e zuffritto, zuppa ‘e carnacotta, zuppa ‘e ‘cozzeche, zuppa ‘e ‘tozzole. Alfredo fu il fondatore e sostenitore delle prime realtà associative Italiane di pizza come l’ APES, VPN, ANPIR e APN.
Pian piano il nome della famiglia Folliero fece il giro d’Italia, al punto che Alfredo venne chiamato a Milano per ricoprire il ruolo di direttore delle prime catene nascenti di pizzeria nel capoluogo lombardo e, più in generale, in tutto il Nord. In seguito aprì a Savona una pizzeria e un albergo a Celle Ligure dove svolgeva con continuità le attività di formazione. I corsi spaziavano dalla pizza alla cucina grazie alla presenza della compagna di Alfredo, Flavia Ferraro, chef stellata di D’auguste Escoffier, che con i suoi piatti gourmet portò un contributo culinario di alta qualità anche sul piano della ristorazione.
Alfredo Folliero nel ’92 si trasferì sulle rive laziali credendo nel suo progetto di divulgazione della pizza. Insieme alla sua famiglia aprì il famoso “pizza Doc”, locale recensito dalle migliori testate giornalistiche e rubriche culinarie.
Il maestro Folliero, ormai professore pizzaiolo affermato, vedeva pullulare nuovi ragazzi aspiranti della professione.
Così nel ’98 fondò l’ UPTER la prima Associazione esclusiva dei Folliero, Unione pizzaiuoli tradizionali e ristoratori, che riscosse grande successo.
Importanti anche le collaborazioni di Alfredo negli enti statali e privati ( Asl, ed enti no profit) che vedevano affermarsi sempre di più la figura del maestro pizzaiuolo. Instancabile innovatore, Alfredo studiava a fondo i metodi d’insegnamento per rendere migliore la formazione dei neo pizzaiuoli e si concentrò sulle componenti qualitative del prodotto pizza per renderlo impeccabile.
Studiò a fondo le farine scegliendo grani altamente ricercati e analizzava le reazioni delle materie prime, quali acqua farina e lievito, per creare un impasto pizza ottimale.
La sua dedizione fece avvicinare Alfredo ai migliori molini italiani per raffinare le farine utilizzate nell’impasto base della pizza.
Da lì nacque un importante collaborazione con Susanna Agnelli presso la fondazione “il Faro di Roma”.
La carriera del Maestro Alfredo Folliero si evolveva per il gran numero di titoli perseguiti: divenne professore all’Università di scienze dell’alimentazione, ricevette dal Senato della Repubblica la Laurea ad honorem per la leadership e il merito di aver diffuso la pizza nel mondo, e vede attribuirsi la Nomina di “Cavaliere del lavoro” in una memoranda cerimonia nelle aule del Senato ed altri grandi meriti di “Gran Maestro Pizzaiolo” e divulgatore appassionato della Pizza in ogni sua sfaccettatura; Fu anche il promotore delle prime fiere presentando già negli anni ’90 la farine particolari no glut in collaborazione con la Plasmon e fu uno dei primi ad inventare la Pizza Dessert nell’ 88 combinando la pizza a calzone con frutta e nutella.
Nella variopinta e dinamica realtà del Dottor Folliero la famiglia cresceva e si succedeva la tradizione e l’amore per la pizza.
Nasceva la Quarta generazione dei Folliero, con i quattro figli di Alfredo: Daniela, Tiziana, Augusto e Mario, tutti pizzaiuoli fin dalla tenera età.
Un collegamento speciale tra il brand di famiglia Folliero e l’Unione Pizzaiuoli Tradizionali e Ristoratori, associazione nata per l’amore di un prodotto e per la continua battaglia al riconoscimento dello stesso.
Dal 1998 ad oggi la crescita della stessa è stata dettata da una grande programmazione e dedizione riconoscendo e qualificando molti professionisti e campioni. Con le manifestazioni targate UPTeR
Pizza World Cup, Pizza European Cup, Coppa Italia Pizza di Qualità, Pizza Master Cup, Coppa Mediterranea Pizza di Qualità, Pizzaiuolo dell’anno, Premio Follie, Meeting Tour, Pizza Champions Cup.
Molte collaborazioni con enti formativi come i Carissimi, Swiss School of Menagement, Istituti Alberghieri e molti altri, portano la stessa ad una continua ed importante dedizione alla formazione professionale.
Ad oggi l’Unione Pizzaiuoli Tradizionali e Ristoratori resta una delle realtà più attive nell’ambiente pizza con molte iniziative in ogni parte del mondo gestite e dirette dal Direttore Mario Folliero e il grande Team Istruttori UPTeR Pizza Style School.